Prima di approfondire il contesto in cui opera il quadro, occorre chiarire che i quadri elettrici bt possono essere realizzati anche su misura. Noi di Cabel System riusciamo a farlo grazie a un servizio specifico. Sì, proprio come fa un sarto con un vestito ad hoc.
È importante prendere le misure, scegliere il tessuto più adatto e disporre bene le parti in modo che l’utilizzatore non abbia problemi di utilizzo.
Già in questa breve intro, ci si chiede: come vengono costruiti i quadri elettrici industriali? Chi lo costruisce, a cosa presta maggiore attenzione?
Proprio come il sarto ha cura per la stoffa e la cucitura, il quadrista ha cura di costruire la struttura, di realizzare la barratura di rame e di cablare tutte le apparecchiature per rendere il quadro certificabile secondo le normative vigenti.
Di seguito, trovate una panoramica dei fattori da considerare nella costruzione dei quadri elettrici bt, ovvero, a bassa tensione.
La struttura esterna e le parti in tensione
Lavorando in ambienti industriali ricchi, spesso, di umidità e impurezze di vario tipo, ogni quadro elettrico si compone di una parte esterna ben resistente. Un involucro che deve rispettare un determinato grado di protezione IP per l’ingresso dei corpi solidi, come la polvere, e dei corpi liquidi, come l’acqua.
Il grado di protezione IP è un parametro di standard internazionale che valuta la protezione fornita da involucri meccanici e quadri elettrici contro l’intrusione di solidi e liquidi.
Oltre alla struttura esterna, i quadri elettrici bt hanno una forma ben definita. Le parti in tensione devono essere segregate le une dalle altre attraverso divisioni interne mantenendo le distanze di isolamento e tra le parti metalliche.
La destinazione gioca un ruolo chiave
Il luogo fisico di destinazione è determinante nell’assemblaggio dei quadri elettrici industriali. La struttura dev’essere resistente e facilmente componibile. Viene, infatti, costruita su misura in base al tipo di ambiente in cui verrà installato.
Le valutazioni da fare possono essere diverse. Il quadro potrebbe operare in ambiente sismico o in ambiente navale; potrebbe essere installato all’aperto o in cabina. In ognuno dei casi avrà caratteristiche diverse. Un quadro destinato a una nave o a uno yacht, ad esempio, sarà più piccolo di uno destinato ad un ambiente industriale. Nelle navi, di tutte le tipologie, lo spazio riservato ai servizi elettrici è il minimo sindacabile per eseguire il collegamento.
Altri parametri fondamentali da considerare sono: la tenuta all’arco interno e il rispetto delle normative internazionali oltre ad eventuali esecuzioni speciali dettate da specifici ambienti di utilizzo.
Dettagli e interni dei quadri elettrici bt
La cura maggiore dev’essere adoperata per i dettagli che rendono unico il quadro. Ricordate cosa dicevamo all’inizio? Un quadro elettrico è fatto “su misura”.
Bisogna accertarsi che l’installatore esegua i cablaggi in sicurezza e, allo stesso tempo, garantire all’utilizzatore finale la migliore accessibilità.
Quest’ultimo è un fattore importantissimo. Vale la pena chiedersi:
• come sarà posizionato il quadro?
• i lati sono liberi?
• il quadro si appoggia alla parete?
Inoltre, è necessario comprendere se il quadro di distribuzione entrerà in cabina intero o diviso. Sarà possibile capire se aggiungere risalite o camminatoi interni per renderlo facilmente manutenibile.
Uno degli obiettivi è restituire all’utilizzatore finale un quadro dalle logiche di funzionamento: intuitive, semplici e veloci.
Il quadro di distribuzione ha poi al suo interno interruttori e strumenti interconnessi fra loro che vengono disposti in base alle necessità del committente. Questo aspetto ci porta al paragrafo successivo.
Interruttori, partenze e omnibus
Come anticipato, il punto di destinazione è fondamentale nella costruzione. Le connessioni messe a disposizione dal cliente possono arrivare dall’alto o dal basso. In base a questo, sono posizionati gli interruttori generali e le partenze.
Sì, fra i componenti dei quadri elettrici bt ci sono le partenze. (Nome curioso, no?) In sintesi, il loro ruolo è facilitare la circuitazione esterna del quadro.
Arrivati a questo punto, è lecito chiedersi come sono connessi fra loro gli interruttori.
Ebbene, all’interno del quadro ci sono dei sistemi sbarre principali denominati omnibus. Essi distribuiscono la corrente nominale in tutti gli interruttori. Gli omnibus sono dimensionati per resistere al cortocircuito. Questa capacità è conferita da isolatori e punti di irrigidimento che ne aumentano la tenuta.
Le connessioni tra gli interruttori, gli strumenti e le barre omnibus possono essere realizzate in barre inguainate flessibili o con cavi adeguatamente isolati in base alle portate di corrente.
Schema elettrico e targa CE
Piccolo o voluminoso, destinato a una nave o a un impianto di risalita per sciatori, ogni quadro elettrico ha uno schema di riferimento e una targa CE che lo identificano.
Oltre a identificarlo, la targa CE certifica che il quadro è stato testato e collaudato secondo le normative vigenti. Non può mancare un manuale di installazione e manutenzione.
Nei quadri elettrici Cabel System troverete anche un QR Code per consultare, in qualsiasi momento, le caratteristiche del quadro, compreso lo schema 😉.
Fabbricazione: fra operatività e normative internazionali
Per realizzare un quadro di distribuzione ci sono parametri elettrici e meccanici da rispettare. L’assemblaggio deve tenere conto di molti aspetti ma le normative aiutano a costruire un quadro a regola d’arte.
Determinante, tanto nella progettazione quanto nella costruzione vera e propria, è l’ambiente in cui verrà posizionato il quadro. Nella nostra filosofia, creare una sinergia con il cliente è, davvero, il segreto per soddisfare appieno le sue esigenze.
Uno di questi è l’accessibilità. Non a caso, è uno dei dieci vantaggi associati al sistema Hergo, omnibus brevettato e specifico dei quadri elettrici industriali Cabel System.
Se volete saperne di più, visitate la pagina dedicata per scoprire il sistema a sbarre Hergo e i suoi vantaggi.